Il mudra della terra e il Cristo pantocrator
feb 10th, 2021 | scritto da Antonella Bazzoli | inserito in Apocalypsis, Blow up, Scoperte di Evus, Simbolica-menteIn alcune opere d’arte medievali è rappresentato il Cristo pantocrator in atto benedicente.Osservando bene le dita della mano si nota tuttavia che non si tratta del tradizionale atto della benedizione con indice e medio aperti, poiché qui sono solo il pollice e l’anulare ad essere congiunti: il palmo della mano è frontale, il polpastrello del pollice tocca quello del dito anulare, mentre le altre tre dita restano aperte in posizione verticale. Un esempio di tale insolito gesto dall’evidente significato simbolico lo possiamo vedere anche a Spoleto, dove il Cristo pantocrator è raffigurato tra Maria e Giovanni, nel mosaico datato 1207 che si può ammirare sulla facciata della cattedrale romanica.
Mi sono a lungo domandata cosa volesse rappresentare questo particolarissimo gesto. Credo si tratti di un mudra e in particolare di quel gesto che in sanscrito viene chiamato Prithvi mudra, ovvero il “mudra della terra”.
E’ un antico gesto simbolico, conosciuto anche nello Yoga e in altre pratiche di guarigione orientali. Si ritiene che praticandolo costantemente esso rafforzi il corpo e la mente, fornendo energia, luminosità e conoscenza, e aiutando a bilanciare l’elemento terra all’interno del corpo.
Interessante è a questo proposito scoprire che in Oriente alcuni ritengono che le dita delle mani corrispondano ai cinque elementi, partendo dal pollice che rappresenterebbe il fuoco, per seguire con l’indice corrispondente all’elemento aria, quindi con il medio per l’etere, l’anulare per la terra e infine il mignolo per l’elemento acqua.
Da quanto qui sopra esposto ipotizzo che rappresentare pollice ed anulare uniti nelle icone bizantine, ppossa significare simbolicamente mettere a contatto il fuoco con la terra, ovvero alimentare con calore ed energia (fuoco) l‘elemento terra , cioè la materia di cui è costituito il nostro corpo fisico.
In altre parole il Cristo, il Figlio di Dio, ci mostra con questo mudra, in questa icona bizantina, la sua duplice natura che è al tempo stesso umana è divina.
di Antonella Bazzoli – 2 aprile 2020