Laterano, il paese scomparso dell’isola d’Elba

Il paese di Laterano era uno degli otto comuni dell’Elba medievale, isola sottoposta al dominio di Pisa dagli inizi dell’XI secolo agli ultimi anni del Trecento.
Laterano – che in altri documenti risulta Latrano o Letrano – si trovava nel settore orientale dell’isola, in una vallata vicina al mare chiamata Val di Piano. Ancora oggi la località è nota come Le Trane, toponimo derivante dalla corruzione di Latrano.
Per quanto riguarda l’etimologia del nome, sono state proposte derivazioni dall’etrusco Atrane (nel 1764 vi fu rinvenuta la celebre statuetta bronzea del 500 a. C. detta «l’offerente», donata al re Carlo III e oggi conservata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli) che tuttavia potrebbero essere sostituite dal prediale latino Lateranus o da later (mattone) o ancora da terra lateraria (argilla per mattoni). In ogni caso, la località fu assiduamente frequentata in età etrusca. Testimonianza di ciò sono le numerose sepolture con ricchi corredi funebri e una probabile citazione di Atranes nelle famose lamine auree di Pyrgi, datate tra il 500 e il 490 a. C.

Durante il Medioevo, Laterano costituiva un comune dalla ben definita entità giuridica. Da alcuni documenti pisani del 1290 veniamo a conoscenza della sua composizione politica: il sindaco Salvato Galiziano, i consoli Lorenzo Cigosi e Rinaldo Cigosi, i consiglieri Bondo Galiziano e Martino Ornanni, il segretario Fredo Galiziano.
Durante il Duecento, il Comune di Laterano doveva fornire annualmente alcuni falconi da caccia come tributo all’arcivescovado di Pisa. Di tale consuetudine, cui erano sottoposti tutti i comuni elbani, si ha testimonianza nel toponimo Falconaia, localizzato nella scogliera marittima non distante dall’abitato. In alto, sopra una rocca inaccessibile, si trova tuttora il Castello del Volterraio (nel XIII secolo noto come Monte Veltraio e forse collegabile al latino vultur che significa avvoltoio), fortezza inespugnabile ampliata dal pisano Vanni di Gherardo Rau nel 1298 su ordine del comune di Pisa.

Del paese medievale di Laterano rimane la splendida chiesa di Santo Stefano Protomartire, in stile romanico pisano, così descritta nel 1739 da Giovanni Vincenzo Coresi Del Bruno: « vi è la chiesa di Santo Stefano Protomartire, et è una di quelle fatte fabbricare da San Giovanni Gualberto, e vi erano alcune celle di pochi monaci, o per dir meglio ospizio, che vedesi sempre al presente una parte de’ loro muri toccanti la detta chiesa, e non molto lungi vi sono alcuni sepolcri antichi, al presente nominati I Monumenti.». Le rovine del paese erano ancora visibili nel 1815, come scrisse Giuseppe Ninci nella sua Storia dell’Isola dell’Elba: «Laterani era posta alle falde de’ monti di levante dalla parte del golfo di Fabricia. Le tracce di quella terra si posson vedere in una vallata chiamata Valdipiano. Esiston poi quasi totalmente le mura di una sua chiesa dedicata al protomartire San Stefano, e posta sopra di una collinetta, che s’erge sul piano delle Trane, nome corrotto da Latrani.»

Isola d’Elba. Chiesa di Santo Stefano Protomartire in stile romanico pisano

 

Silvestre Ferruzzi – 29 marzo 2011