La Maddalena di Senigallia

Un’antica tradizione narra che, in un tempo antichissimo e imprecisato, una principessa partì da Marsiglia e giunse a Senigallia, per sposare un nobile del luogo.
In ricordo della sua patria lontana ella portò con sé alcune reliquie della Maddalena e del fratello Lazzaro, che vennero ospitate in una chiesetta di periferia fatta costruire per l’occasione. L’evento richiamò un gran numero di persone dai territori vicini e così nacque la fiera franca, un importante appuntamento fieristico che risvegliò le sorti economiche della città.
Col passare dei secoli le reliquie della santa vennero dimenticate e con esse la sua leggenda agiografica.

L’affascinante e misteriosa vicenda che lega le reliquie di Maria Maddalena a quelle della città marchigiana di Senigallia, viene finalmente recuperata e raccontata nel nuovo libro di Anna Pia Giansanti, che sarà presentato il prossimo 26 agosto, alle ore 18,00, presso la Sala del Trono di Palazzo del Duca di Senigallia.

Il saggio raccoglie tutta una serie di documenti e ricerche storiche che l’autrice ha svolto in alcuni anni di studio e che l’hanno condotta infine a riscoprire le reliquie della santa nel Bergamasco, dove esse sono ancora visibili e conservate.

Tre sono i viaggi raccontati nel saggio: quello che Maria Maddalena e Lazzaro, insieme ad altri compagni, fecero quando fuggirono in Provenza, dopo essere stati perseguitati in Palestina , quello delle reliquie appartenute alla santa dalla Provenza a Senigallia e poi nel Bergamasco, ed infine il viaggio dell’autrice in tutti questi luoghi, documentato da un ricco repertorio iconografico.
Naturalmente non manca un capitolo introduttivo dedicato all’esegesi magdalenica compiuta attraverso i vangeli canonici, apocrifi e gnostici,  allo scopo sia di permettere una più ampia conoscenza della santa, sia di liberarla dalle fantasiose narrazioni fiorite intorno a lei, soprattutto in questi ultimi anni.
In quanto storico dell’arte,  l’autrice non poteva rinunciare a dedicare un intero capitolo all’iconografia della Maddalena,  corredato di immagini, sia celebri che poco conosciute, tutte adeguatamente commentate.
Infine, tornando a parlare di Senigallia, Anna Pia Giansanti ha analizzato la documentazione  relativa agli scavi fatti nel territorio intorno alla Chiesa della Maddalena i cui reperti archeologici, purtroppo quasi totalmente perduti, sarebbero stati di grande significato per conoscere la storia del primo Cristianesimo nella città.

Nata a Taranto, città da cui ha tratto il suo amore per l’archeologia greca e magno greca, Anna Pia Giansanti si è laureata in lettere ad indirizzo storico artistico presso l’Università di Bari con uno studio inedito di Archeologia. Ha pubblicato saggi ed articoli su riviste specializzate, anche telematiche, in materia artistica ed archeologica. Trasferita da più di vent’anni nelle Marche, dove vive a Senigallia, svolge attività di docente presso il Liceo Classico “T. Mamiani” di Pesaro e di articolista e conferenziera, rivolgendo una particolare attenzione alla presenza femminile nell’arte.

Sulle pagine di Evus.it è possibile leggere alcuni interessanti contributi storico artistici di Anna Pia Giansanti, collegandosi al seguente link: articoli di Anna Pia Giansanti